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Italiani, popolo di santi, poeti e navigatori. Sicuramente. Ma anche di traditori. In Italia infatti si cornifica sempre di più e l’infedeltà colpisce un matrimonio su due. Il terreno prediletto dei patiti della scappatella rimane il luogo di lavoro dove si consumano il 60% delle infedeltà, soprattutto nelle cucine dei Burger King (quindi attenti a chiedere le salse). Ma anche le chat non scherzano in fatto di tradimento (40%). Ma il rapporto virtuale non è visto come vero e proprio tradimento, e spesso lo scoprire questo tipo di tradimento è solo usato come scusa per mandare a monte un matrimonio già in crisi che non si sapeva come far terminare.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare quando si parla di infedeltà il “colpevole” non è sempre lui. Le donne ormai tradiscono quasi quanto gli uomini, con una percentuale del 45% contro il 55%. In realtà non è cambiato nulla solo che ora lo si dice più tranquillamente, anche solo per ripicca. Ma il dato più sorprendente che emerge dall’indagine è un altro: nel 13% dei casi chi tradisce lo fa con animali domestici. Benché la chiesa sia fortemente contraria a tali atti, questo tipo di rapporto alleggerisce i sensi di colpa dell’infedele, che si auto giustifica dicendo a se stesso di voler provare un’esperienza totalmente diversa dal solito. Ma quando porti al cinema il tuo dalmata devi iniziare a preoccuparti.
«Negli ultimi anni – spiega il presidente nazionale Ani, l’avvocato Gian Mario Giassoni – sta emergendo un altro fenomeno inedito, quello delle infedeltà omosessuali. Sempre più spesso, nelle procedure di separazione, si scopre il marito o la moglie hanno relazioni extraconiugali omosessuali». Le reazioni dopo la scoperta? Incredulità, delusione, rabbia ma anche vergogna. In realtà è solo invidia repressa.
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