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  • Immagine del redattoreAndrea Cerampelo

L’età barbarica VS Old Boy

“L’età barbarica” VS “Old Boy”


Allora, ieri sera bel bello mi sono visto un film che non avevo visto al cinema: “L’età barbarica” di Denys Arcand (da non confondere con “Le invasioni barbariche” di Denys Arcand, da non confondere con “Le invasioni barbariche” di Daria Bignardi, da non confondere con “Le interviste barbariche” sempre di Daria Bignardi).



Il film inizia con un giovane effemminato che canta l’operetta, che però ad un certo punto il canterino si trasforma in Jonny Dorelli che canta per poi ritornare ad essere un giovane che continua a cantare. Ma capiamo che è un sogno di Jonny Dorelli che è in casa e s’immagina tutte donne bellissime, pure mentre si fa la doccia con la moglie che parla di lavoro al telefono, questo s’immagina di stare con una bionda chiappe al vento e se la bacia tutta e fa le smorfie (scena ultra-trash che vale il film). Poi Jonny esce di casa e va a lavoro e tutti si mettono una mascherina antismog, che ho pensato che magari il signore aveva fatto una puzza in auto. Ma invece siamo in uno scenario apocalittico dove tutti stanno male ed in crisi, allora, visto l’andazzo del film ho schiacciato STOP al dvd ed ho messo su “Old boy”.



Allora, parliamo di Old Boy che è meglio va… Old Boy è un filmone di PakCikCiakwak (più o meno). “Old Boy” inizia con un signore giacca e cravatta (Dae-su) che si ubriaca e lo arrestano, poi arriva un amico che chiede scusa al posto suo ai carabinieri e il tizio viene rilasciato. Allora vanno ad una cabina del telefono ed il tizio chiama alla figlioletta per farle gli auguri e dirle che le ha comprato delle ali di pollo per regalo. Poi ad un tratto il tizio viene rapito e segregato in un monolocale con vista panoramica. E passa un anno. E ne passano due. E tre, e quattro e cinque e sei e sette ed otto e nove e al decimo inizia vedere le formiche che gli escono dalla pelle e all’undicesimo gli viene l’indigestione da involtini primavera (il carceriere gli fa mangiare solo quello). E arriva al dodicesimo anno ed in tv vede “Fuga da Alcatraz” ed inizia a scavare una buca nel muro e al tredicesimo anno capisce che pure se scava sta in un grattacelo e se esce se sfracella sul marciapiedi, ma non demorde. E al quattordicesimo anno c’ha le crisi mistiche che manco Giovanni Lindo Ferretti. E al quindicesimo anno, quando gli mancava poco così per poterse sfracella’, arriva una signora tutta in tiro che lo ipnotizza e gli dice: “Avevi la finestra, ti bastava spaccare il vetro, tu vai a scavare il muro! Coglione! Ora rilassati e quando ti sveglierai sarai in una valigia nel prato e sarai libero”. E Dae-su s’abbiocca, saluta la moglie di Jucas Casella e si ritrova in un prato verde. Allora inizia a vagare per la città, un barbone gli da un portafogli ed un telefono cellulare. Ma Dae-su c’ha fame e va a mangiarsi il sushi. La cameriera gli porta un polipo, lui sbrocca che aveva chiesto le polpette di riso, ma per la fame si magna il polpo vivo. E la ragazza gli dice: “Mica stiamo nello spot di Dolce e Gabbana!”. E a Dae-su gli viene l’indigestione da polpo e stramazza in terra. La ragazza però s’innamora di lui (anche io m’invaghirei di uno che mangia un polipo vivo davanti ai miei occhi) e porta il matto in casa sua (le ragazze di oggi sono proprio incoscienti). Al mattino lei va a fare la cacca e lui, che sono quindici anni che va avanti a pippe, le zompa addosso ma lei mica s’arrabbia! Nooo! Lo perdona e gli dice che un giorno, quando sarà pronta, si concederà a lui. E Dae-su continuerà per un po’ a farsi le seghette. Poi però non ne può più e allora decide di andar via, ma la ragazza che ormai lo ama alla follia, si concede. I due amplessano tutta la notte e pure Dae-su s’innamora di lei. Ma c’è del marcio in Danimarca e capiamo che Dae-su è ancora spiato dal tizio che lo teneva segregato nel monolocale. A questo punto Dae-su medita vendetta e allora, sfruttando il suo palato raffinato, inizia a mangiare involtini primavera finché non scopre in quale ristorante cucinano quelli che ha mangiato per 15 anni. Dopo mesi di involtini primavera e duecento ristoranti visitati capisce che si tratta de “Le lanterne del dragone” sull’Appia. Segue lo speedy-involtino in motorino e arriva al grattacelo dove incontra il pazzo che l’aveva rinchiuso che si chiama Woo Jin. Dopo un combattimento con tutti gli scagnozzi, Dae-su va via soddisfatto. Ma non è finita mica. Macchè! Ora qui è un po’ complicato spiegare il tutto, comunque ci sono un sacco di torture: denti levati con le pinze e senza anestesia, mani mozzate che marciscono, gestori di internet-cafè strozzati con le cravatte Armani e ad certo punto Woo Jin dice a Dae-su: “Ma non sei curioso di sapere perché ti ho segregato per 15 anni?” e Dae-su gli dice: “Veramente un po’ di curiosità l’avrei” ed in pratica parte un bel flash-back dove vediamo Dae-su pischello che fa lo spione e si mette ad osservare Woo Jin pischello pure lui che fa sesso con la sorella ancora più pischella. Ma Woo Jin non è che si era incazzato per questo, nooo! Si era arrabbiato perché Dae-su avevo iniziato a spargere la voce. E la voce, da voce era diventata vocione e da vocione era diventata che la sorella di Woo Jin era pure incinta, allora per la vergogna il fratello suicida la sorella lasciandola cadere da un ponte. Poi si arriva al finale del film dove c’è la torturona finale (che non svelo) e Dae-su si taglia la lingua così non può più magiare gli involtini primavera. Ma mica finisce qua. Naaaaaa! Io pensavo di avere dei problemi mentali ma PakCikCiak mi batte: in pratica che scopriamo? Che la cameriera del ristorante è la figlia cresciuta di Dae-su. La vediamo infatti davanti ad un pacco che contiene le ali di pollo che gli sono arrivate in ritardo, che il servizio postale in Corea del Sud fa cagare. E noi che ci lamentiamo delle Poste Italiane!

Morale del film: Se vedete le coppiette al parco che limonano, fate un video col cellulare, ma non mettetelo su youtube.



Comunque… non contento della botta di PakCiakPowk mi son detto: “Ma finiamoci di vedere “L’età barbarica”. Allora ho messo il dvd, ho preso martello e chiodi ed ho schiacciato Play.


Devo dire che in confronto ad “Old Boy” il film di Denis Arcand sembrava “Natale sul Nilo”, quindi me lo sono potuto gustare in santa pace. Ed il film continua con Jonny Dorelli che va a lavorare ma lui si rifugia sempre nei suoi sogni, dove è alto, bello, virile e si scopa tutte. Poi il dvd inizia a saltare (che è una copia che mi han prestato) e mi sale rabbia che ho preso il martello è l’ho scaraventato sul televisore che io lo dico sempre che i dvd vanno comprati originali! Cristo!

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