All'età di sette anni il piccolo Benito Mussolini brevettò un metodo innovativo, grazie al quale riusciva a starnutire tappandosi le narici del naso.
Benito Mussolini era solito salutare i passanti per educazione. Poi però appena subito dopo borbottava come un vecchio pensionato.
Come saluto fascista inizialmente era stato proposto il gesto dell'ombrello, ma Mussolini optò per la mano tesa. Indiscutibilmente più comodo in caso si avesse una mano impegnata con una busta della spesa.
Mussolini sapeva cucinare un ottimo brodo di pollo, anche senza l'ausilio del pollo.
Benito Mussolini, ogni 24 dicembre si travestiva da Babbo Natale e faceva spettacoli pirotecnici negli orfanotrofi.
Nonostante l'iconografia ufficiale ritraesse il duce alla guida di veicoli in pose da conduttore, Mussolini soffriva di mal d'auto e non aveva la patente perché in fondo in fondo era un ambientalista.
Mussolini era un creativo tanto da ideare e creare la divisa dei piccoli Balilla durante un attacco di diarrea, causato presumibilmente da un eccessivo ingerimento di brodo di pollo senza pollo.
Benito Mussolini sapeva nuotare solo a cagnolino e avanzava in acqua grazie ai suoi peti. Nei filmati che lo ritraggono dove nuota usò una controfigura calabrese pagata in lingotti d'oro.
Nel 1932 Mussolini fondò la città di Littoria (oggi chiamata Latina) dove nacquero Manuela Arcuri, Tiziano Ferro e Antonio Pennacchi.
Mussolini inventò l'espressione ironica “questa me la lego ardito” e alcune delle più famose barzellette che iniziano con “c'era un italiano, un tedesco e un ebreo”.
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