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  • Immagine del redattoreAndrea Cerampelo

SESSO D’ESTATE. IL VERO TOCCASANO

“Mai come d’estate siamo portati a fare più sesso”. Grandissima cazzata questa frase, anche perché d’inverno fa freddo, ci si coccola, ci si rosola nel camino, ci si fa il bagno caldo con le candele attorno, insomma robbe così. D’estate si suda e si sviene. Comunque, saranno i corpi che si mettono in mostra, saranno i freni inibitori che si allentano o il relax delle vacanze (soprattutto quelle dei disoccupati), fatto sta che ci sembra di avere un maggior desiderio sessuale. È solo un’impressione? Purtroppo secondo i sondaggi del Pdl no, anzi. Almeno una ragione scientifica c’è e l’hanno scoperta alcuni ricercatori dello State Hospital di Boston che hanno chiavato tra loro per anni nei loro laboratori di Torvajanica.

Vitamina D e testosterone Secondo gli esperti americani, il cui studio è stato citato in un articolo dal quotidiano britannico “Daily Mail”, il sole d’estate raddoppia i livelli di testosterone, aumentando la libido. Ciò è probabilmente dovuto al fatto che i raggi solari favoriscono la produzione di vitamina D, che a sua volta aumenta la produzione dell’ormone che raddoppia i livelli di testosterone aumentando la libido che a sua volta aumenta la produzione di vitamina D che aumenta la produzione dell’ormone, che raddoppia i livelli di testosterone aumentando la libido che a sua volta aumenta la produzione di vitamina D che aumenta la produzione dell’ormone, che raddoppia i livelli di testosterone aumentando la libido, che a sua volta aumenta la produzione di vitamina D che aumenta la produzione dell’ormone che alla fine si tromba.

I benefici del sesso La scienza ha dimostrato anche che il sesso apporta all’organismo diversi effetti benefici. Anzitutto, riguardo il rapporto anale, la stitichezza sarà un vecchio ricordo. Il footjob sotto il sole vi scolpirà gli addominali, mentre la sana, vecchia e sempre bella chiavata nelle fresche frasche di Sabaudia è a protezione del cuore e dell’apparato cardiovascolare. Ma chi sta sopra si deve mettere la crema solare sulla schiena.

Fare sesso almeno tre volte la settimana potrebbe dimezzare il rischio di infarto o ictus. Masturbarsi non equivale a fare sesso. Bisogna essere almeno in due. E non valgono gli animali domestici.

Le donne che hanno avuto due orgasmi a settimana, hanno fino al 30% in meno di probabilità di soffrire di malattie cardiache rispetto a coloro cui non piace fare sesso o non raggiungono l’orgasmo. E possono mangiare tranquillamente le patatine fritte della Conad.

Lisa Turner, terapista sessuale e autrice del saggio “Sesso, orgasmi e scommesse d’azzardo” ha spiegato: “Una possibile spiegazione di questi risultati è che queste donne possono sentirsi depresse, il che è collegato a un rischio più elevato di attacco cardiaco. Le endorfine rilasciate durante il sesso possono inoltre neutralizzare gli ormoni dello stress nel corpo, che sono a loro volta collegati a malattie cardiache. Occorre quindi che le zitelle si trovino qualcuno che glielo dia a mestiere o un’amica disposta a strusciare la propria vagina sulla sua. Altrimenti moriranno sole, depresse e con una ragnatela tra le cosce”.

Fare sesso non mette a rischio il cuore Il cliché che vuole il sesso collegato agli attacchi di cuore sarebbe insomma solo un cliché. “Si tratta di un rischio molto basso, pari a meno dell’1% di tutte le morti”, dice il dottor Graham Jackson poco prima di spirare mentre uno stagista gli faceva un pompino a tortiglione.

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