Parigi: la terra delle baguettes e del formaggio che puzza, la terra del gobbo di Notre-Dame e del sorcio Ratatouille che cucina nei ristoranti. Parigi: la terra che ogni volta che ci vengo, non so voi, ma a me sembra di stare in Francia.
Il viaggio è stato lungo ed indolore: dopo sei ore di nave sbarco a Barcellona, da li prendo un taxi e arrivo all’aeroporto di Orly a Sud di Parigi. Da li un bus e poi un po’ di fermate metro (o metrò, fate voi) e finalmente arrivo a destinazione: Rue Dogummier.
ECCO LE COSE CHE SICURAMENTE NON SAPETE DI PARIGI,CHE MAN MANO CHE LE SCOPRO VE LE DICO:
A Parigi si deve dire sempre bonjour. Pure se sono le tre del mattino. Altrimenti non vi considerano come esseri umani viventi.
Il gobbo di Notre-Dame è utilizzato negli studi televisivi di Parigi, per suggerire le battute ai conduttori.
Se sputi dalla Torre Eiffel e ti beccano, ti strofinano la lingua con una spugna da bagno, fino a disintegrarti le papille gustative.
Per aprire i portoni delle abitazioni, devi digitare dei codici segreti al citofono. Questi codici cambiano di giorno in giorno e si scoprono risolvendo equazioni algebriche a triplice mandata dall’interno.
A Parigi ogni sei mesi lo stato impone una nuova moda. Per legge.
A Parigi se parli di Berlusconi ti mostrano le cosce. Anche gli uomini ultrasettantenni.
Nei locali di tendenza di Parigi, si balla il Tuca-Tuca seduti sulle sedie.
Le casse veloci al supermercato di Parigi hanno il limite di 10 pezzi, ma ogni prodotto deve avere un collegamento mentale e logico che li unisca.
I cinema a Parigi sono aperti dalle nove del mattino. E si effettuano sconti per gli studenti.
Nella foto la giovane illusionista Vivienne, poco prima di eseguire il gioco della sparizione della baguette.
(…continua domani…)
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